Le Aste Immobiliari: una guida essenziale
Negli ultimi anni sempre più italiani si sono avvicinati all’acquisto di una casa alle aste immobiliari, nella convinzione che possano essere ottenuti buoni “affari” grazie a sconti significativi rispetto ai prezzi di mercato. Ma che cos’è esattamente l’asta immobiliare? E quali sono le sue caratteristiche?
Cos’è l’asta immobiliareCominciamo subito riassumendo come l’asta immobiliare sia generalmente l’ultimo passo di un lungo percorso che ha il suo culmine nella dichiarazione di fallimento, ovvero con la fine della procedura con cui viene accertata l’insolvenza del debitore, determinando i crediti che spettano a ogni creditore, in maniera tale da procedere al loro pagamento.
Ebbene, uno dei modi per poter effettuare il pagamento dei creditori è proprio quello di procedere alla vendita dei beni inventariati, includendo tra di essi – evidentemente – quelli immobili.
Aste immobiliari ad incanto e senza incantoQuando si parla di aste giudiziarie immobiliari, sono due le diverse ricorrenti tipologie: le aste senza incanto, e le aste con incanto.
La vendita senza incanto è una procedura con cui gli acquirenti interessanti possono presentare le proprie offerte per acquistare l’immobile all’asta, entro un certo termine indicato nel provvedimento del giudice, in cui sono specificati tutti gli estremi utili per individuare l’immobile, il valore del bene e i dati necessari per visitare l’unità immobiliare o acquisire maggiori informazioni. L’offerta si formalizza in busta chiusa presso la cancelleria del Tribunale.
Di contro, la vendita all’incanto è disposta dal giudice nel caso in cui non siano pervenute valide, mediante un avviso pubblico in cui sono indicate le informazioni essenziali per procedere all’asta. La procedura si svolge in maniera diversa, con la partecipazione diretta o delegata degli interessati nel giorno e nell’ora dell’incanto. Qui i partecipanti possono fare le proprie offerte, a patto che queste siano superiori al prezzo base che è stabilito per la procedura.
Ricordiamo come tale procedura ammetta anche offerte tardive, tanto che entro 10 giorni dall’incanto è possibile presentare offerte in cancelleria del Tribunale, superiori di almeno un quinto rispetto a quella di aggiudicazione. A questo punto il giudice potrà fissare una gara in cui dà comunicazione all’aggiudicatario, con nuovo termine entro cui è possibile presentare nuove offerte.
Le nuove offerte potranno essere presentate sia dall’aggiudicatario che dagli offerenti in aumento, così come dagli offerenti dell’incanto precedente, a patto che abbiano versato una cauzione doppia rispetto a quella versata in occasione del primo incanto.
L’aggiudicazione dell’astaSi arriva così all’aggiudicazione dell’asta, con colui che ha avanzato l’offerta valida più alta che dovrà versare l’importo entro i termini previsti. Nell’ipotesi in cui l’aggiudicatario non provveda ad assolvere ai propri impegni, allora il giudice ne dichiara la decadenza, con conseguente perdita della cauzione, e indice una nuova gara.
In caso contrario, al termine del versamento, con decreto il giudice disporrà il trasferimento della proprietà del bene all’aggiudicatario, ordinando la cancellazione di qualsiasi gravame in esso presente (ipoteche, pignoramenti).